mercoledì 10 agosto 2011

Atrapalo.... finzione o realtà? Il viral che fa discutere

Agli inizi di Giugno ero al cinema per vedere un film che non si è dimostrato all'altezza delle aspettative a dire il vero... ma una cosa molto interessante mi si è presentata durante l'eterna pubblicità che si vede nei primi dieci minuti nelle sale... inizialmente ho subito pensato al Trailer di un film futuristico, o a un rifacimento di Blade Runner... e invece ho scoperto con estremo stupore che si trattava di una vera e propria pubblicità...
Di cosa sto parlando?
Di questo video:


Mi sono segnato il nome della società ripromettendomi di andare a fondo di questa storia.
Una volta tornato a casa, nonostante fosse abbastanza tardi non ho resistito alla tentazione di fare qualche ricerca.

Inizialmente mi sono imbattuto nella pagina di Facebook dell'azienda in questione.
Ma qualcosa non tornava...
Viaggi? Tempo Libero?

Continuo la mia ricerca e senza sforzo risalgo al reale impiego dell'azienda. Viaggi!
Esatto. La Atrapalo propone viaggi e pacchetti viaggio su misura e assicura esperienze "indimenticabili"

Sul sito dell'azienda è possibile effettivamente proporsi come candidato per l'esperimento di "impianto del ricordo". E sulla pagina di facebook si accende la polemica.

Chi urla allo scandalo, chi parla di bufala e che invece si propone come "cavia".

E io? Io festeggio al Viral Marketing ! Un bellissimo esempio di marketing virale in breve tempo porta alla pagina facebook e al sito internet migliaia di visualizzazioni!

E i candidati allora? A mio avviso si tratta di possibili vincitori di un viaggio vero e proprio (con aereo e sistemazione reale, non microchip o strani esperimenti) in una meta tra quelle proposte.

E allora complimenti per questa iniziativa!

lunedì 20 giugno 2011

LA BOTTIGLIA SALVA VITA.

Lifesaver bottle, ecco la "borraccia magica" che depura l'acqua.


Si chiama “Lifesaver bottle”, letteralmente "bottiglia che ti salva la vita", ma alcuni in Italia l’hanno già ribattezzata “bottiglia magica”. Esteriormente simile ad una borraccia sportiva, purifica l'acqua sporca facendola passare attraverso un filtro al carbone attivo. Il dispositivo, che nei sogni dell’inventore Michael Pritchard avrebbe dovuto cambiare il mondo, in modo particolare la vita delle tantissime persone che vivono in luoghi dove l’acqua potabile è una risorsa rarissima, ma per ora non è tuttavia riuscito per via dei notevoli costi di produzione.

Eppure le sue potenzialità sono elevatissime. Stando a quanto dichiarato dalla casa produttrice, e poi confermato dai test di laboratorio, la borraccia depura l’acqua da batteri, virus e agenti patogeni piccoli fino a 15 nanometri, mentre i sistemi tradizionali si “fermano” a 200 nanometri. Pritchard, 42enne inglese residente a Ipswich, ebbe l’idea tra il 2004 e il 2005, a seguito dei danni che lo tsunami e l'uragano Katrina avevano causato in Thailandia e negli Usa. “Rimasi scioccato dalla gente costretta ad abbeverarsi con acqua contaminata per non morire - ha raccontato l’inventore della Lifesaver bottle -. Fu allora che concepii un sistema per rendere potabile anche l'acqua più sporca”.



La Lifesaver bottle, fornita di un tappo e di una pompa che spinge l’acqua attraverso il filtro a carbone attivo, è in grado di rendere puri anche i liquami fognari (ma non l’acqua di mare). La cartuccia di filtraggio,precisa l’inventore, non ha vita illimitata ma dura per 4mila o 6mila litri, a seconda del modello. Quando termina il suo ciclo la cartuccia si chiude automaticamente, impedendo così all’acqua di passare.
Coma già accenato, il problema da superare però è quello dei costi di produzione, ancora troppo alti per rendere la bottiglia accessibile ai poveri del mondo; ne sono state distribuite molte durante le ultime catastrofi ambientali, grazie anche alla generosità delle persone, ma come potete immaginare, non abbastanza..
L'invenzione adesso c'è, quindi basta spendere miliardi e miliardi per "missioni di pace" quando con meno della metà della spesa potremmo risolvere al 99% la sete nel mondo e salvare milioni di vite!

venerdì 17 giugno 2011

4 IDEE BIZZARRE CHE HANNO AVUTO SUCCESSO NEL WEB

E se grazie a un idea che molti considerano stupida, riusciste improvvisamente a diventare ricchi o anche solo a mettere da parte un bel pò di soldi? Non sarebbe poi così male?!
Bene ecco a voi 4 colpi di genio che hanno sbancato la rete..

 The Million Dollar Page , forse qualcuno non la conosce ancora, ma per gli internauti più "navigati" è diventata una leggenda, la famosissima pagina che vendeva pixel a 1$ l’uno ha fatto storia. 1.000.000 di dollari per un’idea che in fondo è davvero banale.

Lettera a Babbo Natale , da bambino ho sempre sognato di poter incontrare anche solo una volta quell'omone vestito di rosso che si calava dal camino, bene oggi per la modica cifra di 10$ si può avere una "vera" lettera di Babbo Natale direttamente dall'Alaska e quale genitore negherebbe mai ai suoi figli una cosa del genere? Infatti fino a poco tempo fa le lettere inviate erano più di 200.000, fate voi i conti.

Occhiali da sole per Cani , non chiedetemi come sia possibile, ma a quanto pare i padroni non badano a spese per i loro teneri cuccioli a 4 zampe e il sito in breve tempo a spopolato riuscendo ad ingrandirsi a dismisura, tant'è che oggi la sua gamma di prodotti si è ampliata notevolmente.

positivesdating , è un sito di incontri online per sieropositivi (discutibile quanto si vuole, per carità, anche se si tratta sempre di persone), i suoi numeri? 50000 utenti e 110.000$ di ricavi.

Dimostrazione che con un idea e pochi soldi per un hosting, può succedere di tutto..

giovedì 5 maggio 2011

RAGAZZI, AVETE BISOGNO DI UN EXTRA!? PRENDETE SPUNTO..

E se vi pagassero 900 $ solo per rimanere fermi in un posto per quasi 2 giorni?!

Una studentessa del Manhattan Community College ha avuto un idea pressapoco geniale,  notando il grande successo che l'I-phone 4 aveva riscosso, ha deciso di piazzarsi davanti all' Apple Store di New York esattamente 41 ore prima del lancio ufficiale dell' Ipad 2 e cosa è successo?

Come si poteva prevedere, le persone sono iniziate ad arrivare e piano piano si è formata la gigantesca coda che ormai da anni caratterizza il lancio dei nuovi prodotti Apple.
Ed ecco che Amanda Foote, la nostra studentessa, ha messo a frutto la sua idea; in realtà non aveva intenzione di spendere 399$ per l'ultimo modello di I-pad e quindi ha messo all'asta il suo posto in fila, ovvero il primo.
Dopo una iniziale offerta di 600$ il prezzo è continuato a salire ed alla fine il posto se lo è aggiudicato un programmatore di applicazioni che era in viaggio per lavoro in quel momento Hazem Sayed, che però ha dovuto sborsare la bellezza di 900$ dopo una lunga asta al rialzo!
In questo modo Amanda non solo è riuscita a ripagarsi completamente il prezzo dell'i-Pad ma addirittura a mettersi in tasca una notevole differenza..
Ed è già un pò di tempo che su internet spuntano offerte di lavoro che cercano dei veri propri segnaposti umani pagati anche 100$ al giorno solo per tenere il posto a qualcuno...
Che dire bel colpo Amanda...


mercoledì 6 aprile 2011

ALLA FACCIA DELLA CRISI

MC DONALD'S ASSUME IN 1 GIORNO 50.000 PERSONE

La notissima catena di fast-food ha da poco annunciato che il giorno 19 Aprile assumera un numero stratosferico di persone; più o meno 50.000, portando così il totale dei dipendenti della catena a quota 700.000, un numero ancora più spaventoso.

I lavoratori andranno a coprire le posizioni disponibili nei 14.000 ristoranti dislocati su tutto il territorio nazionale. In ballo posti di lavoro manageriali e altri operativi, da friggitori e personale di sala.

In una dichiarazione all'emittente televisiva CNN Jan Fields, presidente di MC Donald's negli stati uniti, si è detto estremamente felice di poter assumere un numero tutte queste persone dando così la possibilità a numerosi disoccupati di trovare un posto di lavoro.
Lo stesso Fields prima di ricoprire il suo ruolo aveva iniziato dietro una cassa della stessa catena.

Diciamo che in un periodo di crisi profonda, questa è una scelta a dir poco coraggiosa...

lunedì 28 marzo 2011

TOYOTA PUNTA SUL VIRAL

Quando si tratta di marketing le grandi aziende non finiscono mai di stupirci, campagne milionarie, spot televisivi che sembrano film girati ad Hollywood, pubblicità su ogni mezzo di comunicazione etc..
Questa volta è la Toyota ad essere degna di una menzione speciale per la sua nuova campagna di lancio della nuova  FJ Cruiser..
Difatti la divisione Australiana della casa produttrice ha deciso di portare avanti una campagna che associa il "LIKE BUTTON" (ovvero il "MI PIACE" di Facebook), che ogni utente oramai conosce, alle dinamiche dei gruppi di acquisto.
Ovvero, per ogni click effettuato sulla pagina d'acquisto dell'auto, il prezzo della stessa diminuisce di 5 $ permettendo così di acquistarla a prezzo scontato; così facendo, più utenti singoli cliccano, più il prezzo della vettura scende, fino ad un tetto minimo di 20.000$ e non è finita, mano mano che il prezzo scende alla vettura vengono inseriti degli optional aggiuntivi che ne aumentano il valore..
Facendo un rapido calcolo, la pagina ha bisogno di 4000 click in totale per raggiungere il prezzo minimo e quindi ottenere il massimo risparmio.
Che dire, un ottima strategia di viral marketing che invoglia le persone a diffondere il più possibile la notizia in questione per poter usufruire di uno sconto maggiore..


venerdì 25 marzo 2011

PARLA IL BLOGGER DI OBAMA, CONSIGLI

Non voglio far diventare presidente nessuno, mi ha solo incuriosito la grandissima importanza che le nuove tecnologie hanno, persino nell'elezione dell'uomo più potente del mondo.
Sam Graham-Felsen il capo dei Blogger di Obama,ci rivela i suoi 10 segreti su come sia riuscito a far vincere le elezioni sfruttando al meglio internet e i social-media.

1: Internet può farti vincere le elezioni.
La rete è al tempo stesso un enorme catalizzatore di frustrazioni e di idee nonchè un mezzo per condividerle e sfogarle. Questo lo rende perfetto per chi vuole cambiare lo status quo, non per chi vuole mantenerlo fermo.

2: Dotarsi sempre di collaboratori freschi, giovani e meritevoli.
Obama ha affidato a Sam il compito di dialogare con milioni di elettori. Dandogli semplicemente carta bianca. Così, senza mettere alcun filtro di direttivi o segreterie di partito, ma affindandosi alla sua spontanea capacità di “raccontare delle storie in grado di ispirare le persone”.

3: Dare la possibilità alle persone di controllare il messaggio è positivo, il messaggio infatti si rafforza se viene rielaborato dalla gente e non idealizzando un nuovo salvatore, bensì mettendo al centro di tutto il potere il popolo. “Siete voi che potete cambiare l’America!”.

4: Non usare i nuovi media con le vecchie logiche. Oramai con le nuove tecnologie il confronto e il dialogo non devono obbligatoriamente avvenire tra due persone fisiche , ovvio a volte è importante, ma nella maggioranza dei casi può avvenire sulla rete.

5: Non pensare solo a strumenti "sexy", intendo Twitter (per argomentare un pensiero politico non bastano 140 caratteri); ma orientarsi verso le Mail, i blog e i social network.

6: Prima vengono i sostenitori, è con loro che bisogna instaurare un dialogo diretto e autentico. Per Sam e per il comitato di Obama sono stati ancora più importanti dei media tradizionali.

7: Spiega la verità in maniera autenticità e senza censurare.
“Faceva paura vedere la cassa di risonanza che riusciva a dare a chi voleva attaccare Obama, ma ogni volta che si faceva disinformazione noi semplicemente dicevamo la verità, realizzando un video e dando ai nostri sostenitori del materiale per difendere Obama”.

8: Pensa al candidato come a un brand.
Se vogliamo immaginare ad Obama come ad una marca – e non è un caso che abbia vinto il premio della comunicazione a Cannes – il posizionamento del brand Obama è stato chiaro: Obama è il candidato dell’empowerment, di chi vuole trasmettere agli elettori questo senso di protagonismo e di forza. “Sarete voi a cambiare il mondo”.

9: Stai sul pezzo sfruttando viral e multimedia.

10: Questa volta ci devi credere, davvero.
Tutti nello staff di Obama erano con Obama, la forte motivazione di quella squadra mi riporta la mente una frase che ho sentito a proposito della guerra in Vietnam: 
“non vince il più forte, ma che è più fortemente motivato a vincere”.